Aaaaaaaaaaaaah!
Ciao, ben risintonizzato su Calibri ✨
Le castagne, i lavori, le foglie, le prenotazioni, le cene le occhiaie le feste!
Quello lì in cima è un urlo di entusiasmo ma anche di PAURA: dov’è finito Ottobre? Che hai fatto in questo bellissimo mese pieno di romanticissimo caos? Stanno succedendo un sacco di cose, alcune carine, altre meno (?). Il freddo non è più freddo, non dobbiamo far legna quest’anno, non sapremo se indosseremo i nostri beneamati maglioni, la Corea minaccia l’Italia, l’Inter vince delle partite, l’AI terrà traccia delle nostre conversazioni, le ragazze si dimettono, i ragazzi comprano vino, i professori si dimenticano del loro orario, le band si sciolgono (ma questo è Carboni) e gli avocadi fanno malissimo. Meanwhile, vengono svuotate salette di musica – segnando la fine di un’epoca –, qualcuno si sposa, e ci servono dei nuovi jeans, neri.
Inoltre riceviamo:
complimenti
bollette
leccatine insinuanti
messaggi dal Canada
saluti e confidenze
vocali surreali
avvisi di scadenza
e persino qualche ottimo consiglio
Non malissimo, ti pare?
Montesalto
Mentre le zucche maturano – e il Grande Cocomero diventa croccante ed ellittico come un pianeta arancione – si addensano i fantasmi, scendono, ti sfiorano, come dita di freddo, lasciano un brivido, ti baciano e risalgono.
È una palpitazione di presenze, di ricordi, che avverti e non avverti, o meglio, avverti solo con l’inconscio, mentre passi tra la gente che ride e ti scansi per non interrompere un brindisi.
C’è il ragazzo dell’Argentina che in realtà è di Roma, c’è il fisioterapista indiano che beve solo Guinness, tre ragazzi simpatici che non sanno più come tornare a casa e il cameriere di quel resort che somiglia a Ville Valo – la sua fidanzata invece sembra Marie Curie, ed hanno un cane giapponese, di nome Yoko, o forse Ono.
Anche tu sei vestito a festa e hai un trucco da grandi occasioni, però a te ti toccano.
I fantasmi.
Sono uno zucchero filato gelato dritto al cuore, quindi batti le ciglia, per dissolvere la nebbia.
Sto bene, dici col tuo sorriso più bello.
Nuovi dolori, vecchi cuori.
Mood
Mi è piaciuto
Questo articolo sulla trasformazione dei programmi fedeltà:
Da questo punto di vista, la fidelizzazione è un cerchio perfetto: il cliente alienato è alla costante ricerca di una comunità grazie alla quale attutire il proprio senso di solitudine e riscoprire degli obiettivi significativi, mentre il marchio ha bisogno di un gruppo sempre più ampio di clienti alienati disposti a vedere nel catalogo merci l’illusione di qualcosa di più grande, la promessa di una vita migliore.
Questo articolo sullo storytelling:
Fare storytelling non significa solo comunicare attraverso dei racconti e reputo molto poetico e linguisticamente efficace, ma non sempre valido, affermare che togliendo dalla realtà i fatti “tutto ciò che resta è storytelling”. Sono sicuro che la realtà che viviamo sia il frutto di due elementi che si influenzano a vicenda: i fatti, appunto, e le storie. Raccontare significa capire da dove iniziare, quale ritmo tenere, quali aneddoti inserire – Paolo Sorrentino, nel suo romanzo Hanno tutti ragione, distingue l’aneddoto dall’aneddotica esasperata – bilanciare attentamente la sorpresa con la rassicurazione, chiudere con un finale senza davvero concludere.
Questo articolo sulla serenità come alleata del business, ma pensa:
Il pool interdisciplinare di esperti, che porrà sotto la lente le variabili generate nelle interazioni di 180 team di lavoro, dimostrerà che quelli di successo vanno oltre la somma delle competenze dei singoli: perché il gruppo faccia scintille, occorre che una certa chimica nelle relazioni attivi l’intelligenza collettiva dell’insieme.
Cosa sto leggendo
Info, recensioni, anticipazioni, critiche e polemiche su questi 3 libri che mi sono auto-regalata ordinandoli alla Rebecca Libri Cinema Musica 📚
In fondo Selin impatta sempre di più in un mondo disordinato, pieno di variabili e di possibilità, privo di coordinate certe. Ma questo suo movimento porta con sé la consapevolezza che è proprio in questo suo essere convulsa che la realtà mostra la sua bellezza.
(Gaia Montanaro su Una fogliata di libri)
chi sono davvero gli individui della generazione Millennial? Che cosa sognano, per che cosa soffrono? Che cosa sappiamo di loro, cresciuti e diventati adulti in un tempo tutto sommato pacificato, protetto e privilegiato? Alcune ipotesi le rintracciamo nella storia di Loris, giovane uomo appassionato di libri fino alla compulsività, colto e capace, figlio unico di genitori che lo hanno cresciuto con amore e fiducia nel futuro.
(Ilaria Rossetti su Limina)
Il titolo, secondo l'editore inglese, farebbe riferimento al momento che stanno vivendo i due fratelli in lutto, per i quali inizierà un nuovo periodo di desiderio, disperazione e di possibilità nella riscoperta del significato della vita nel momento in cui la vita di qualcun altro finisce.
(Francesca Faccani su Vogue Italia)
E quindi, Batuman mi era decisamente piaciuta, idem Caminito e lo stesso Rooney (anche se meno l’ultimo), ed ecco fatto
➔ Ti ricordi di Rebecca? Ne avevo parlato qui e qui ✨
Cosa sto ascoltando
I Darkness. Lo stupido abbaiare dei cani da caccia. Il suono tintinnante e cristallino di un pomeriggio tutto per sé, come una piccola lieta fontanella
A cosa sto pensando
Sto pensando, ma da dove vengono improvvisamente tutti questi insetti? Cosa sognano le cimici? Ci svincoleremo mai da un’ottica orientata alla produzione? Quante cose ci sono dentro un anno, e quante non sono più uguali in solo un anno?
E tu?
Cosa ne pensi del mondo, delle magnifiche sorti e progressive, delle disgrazie dei trentenni e del filler alle labbra?
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E scusa, neppure una foto in questa puntata?
Noi ci leggiamo presto✨