Ciao e ben risintonizzato su Calibri, è Marzo✨
E come è potuto succedere.
Siamo passati da questo:
a questo:
senza soluzione di continuità, e adesso bisogna stare al gioco. Vediamo che succede.
Questa settimana:
mi hanno detto che non posso tenere mille pagine aperte su internet contemporaneamente e sperare che il pc non impazzisca (è ancora da vedere, ndr)
lunedì e martedì così impegnativi che per me si poteva chiudere a mercoledì
ho pensato al mare, all’improvviso
è uscita mia rece a un libro molto estivo che parla di vecchiaia, di scrittura, di vitalità
ho ascoltato nuova musica di cui non ricordo minimamente alcun riferimento (nella migliore tradizione di me)
Anyway, cosa ne pensiamo dell’autopromozione? In un mondo alimentato dall’assillo della vendita e della pubblicità, della ricerca spasmodica di numeri e consensi, cuori, visualizzazioni, follower, come si colloca qualcuno che “ha fatto qualcosa” e avrebbe piacere a comunicarlo? In altre parole, qual è il discrimine tra un sano desiderio di estroversione, e lo scivolare in una noiosissima spirale di autoreferenzialità?
La mia posizione, in tutto ciò, è fumare una sigaretta ascoltando i rumori della strada:
Montesalto
Le stava raccontando che Matt aveva preso un cane.
Uh. E come lo ha chiamato.
Mio.
Un nome carino. Strano da parte sua.
Beh.
Cosa.
È l'abbreviazione di Mjölnir.
Frantumatore. Il martello di Thor. Doveva immaginarlo.
È un pastore cecoslovacco, bellissimo.
Quello che volevi tu.
Sì. Solo che il nostro si sarebbe chiamato, Vuk.
Il nome che aveva scelto lei. Il cane era una fascinazione di prima, intanto tutto scorreva.
Panta rei. O meglio πάντα ῥεῖ, come si tatuavano in tanti. E anche Hugo sembrava addomesticato. Aveva dei braccialetti nuovi sugli avambracci gonfi, si era tagliato i capelli, parlava della sua ragazza.
Si erano rivisti in una serata con più alcol che persone.
A volte dopo tagliata la legna, diceva, stiamo a guardare qualcosa, video, un documentario, e lei scorre Instagram. Solo che si addormenta. Allora le tolgo piano gli occhiali. Ma quando parla nel sonno è bellissimo, dal nulla grida, Non ce la posso fare.
Scambio di sguardi tra le bottiglie vuote.
Abbiamo tutti delle vite un po' così, difettose. Jar of Flies. Ma, se le prendi insieme tra i palmi – come un pugno di lucciole.
Brillano al buio.
Mood
Mi è piaciuto
Salmo Unplugged, beh, location, cieli lilla, piante colline muretti scarrupati, cala la luce, i ragazzi con la cipollina, sembra faccia caldo, sembra che i suoni escano molto bene in questa chiave nuova, un po’ insolita, molto Boho, più autentica (mie prefe Il cielo nella stanza e L’alba)
Cosa sto leggendo
Letterine! In cui mi imbatto invece che scrivere la mia. Tra l’altro, in “Il diritto a essere infelice” di
ho trovato la definizione "cultura dell'autopromozione", allora vedi che è un main topic? Inoltre una puntata di sui blocchi creativi, e come sempre , sulla comunicazione. quando torni?Cosa sto ascoltando
Il rimbalzare dell’acqua nelle fontanelle
A cosa sto pensando
Sto pensando che
è davvero all’avanguardia e segnala i refusi meglio di Word. Poi a molte altre coseE tu?
Che ne pensi dei refusi? Alcuni sono davvero fantastici
Ospiti
In questa puntata, viaggio nel centro storico di Siena, città-microcosmo, e nell’organizzazione di eventi made in libreria indipendente. La libreria in questione si chiama Rebecca e la trovate al numero 132 di via Pantaneto. Rispondono Assunta & Martina.
• Qual è l'elemento fondante della libreria Rebecca, la sua filosofia?
L'elemento fondante della Rebecca è l'amicizia tra due donne che amano i libri, il cinema e la musica. Che si sono conosciute durante la magistrale e che non hanno mai smesso di condividere opinioni e spunti sui libri che leggevano. La sua filosofia è lo scambio continuo di idee e pensieri attraverso il dialogo con i lettori/clienti, ma anche con artisti e persone legate al mondo della musica, oltre che con gli scrittori e con i loro libri, ovviamente.
• È importante, oggi, creare eventi e di conseguenza partecipazione in una libreria indipendente, oppure no?
È importantissimo creare eventi per una libreria indipendente che nasce con lo scopo di fare comunità. Gli eventi permettono di alimentarla costantemente, di creare qualcosa di vivo, tangibile, in cui le persone possono riconoscersi.
• Come scegliete gli eventi da proporre all'interno della libreria?
Gli eventi vengono scelti da noi in base alle nostre inclinazioni e alle tematiche che ci sembrano più attuali. Ci piace pensare che una presentazione ben curata possa lasciare alla persona che vi prende parte qualcosa di nuovo. Uno spunto di riflessione, la conoscenza di un libro di cui ignorava l'esistenza, la possibilità di confrontarsi con un autore o un'autrice. Tra gli eventi che organizziamo, oltre alle presentazioni, ci sono i gruppi di lettura che sono una fonte inesauribile di ricchezza.
• Come si organizza un evento?
Organizzare un evento consiste nella programmazione e nella diffusione della notizia. Dopo aver deciso la data e la struttura, può essere una presentazione, una serata musicale o un gruppo di lettura, passiamo all'invio di tutti i dettagli tramite social con un post su Instagram, e attraverso la newsletter a tutti i clienti che si sono iscritti per ricevere informazioni e aggiornamenti sulle attività della libreria, e poi li aspettiamo numerosi pronte ad accoglierli!
• Quanto conta, secondo voi, assecondare le preferenze del proprio pubblico, e quanto invece sorprenderlo con proposte "fuori dal coro"?
Bisogna trovare il giusto mezzo. Organizzare eventi che possano piacere a più persone è importante perché dimostra di conoscere il proprio target e di lavorare per offrirgli eventi che possano incontrare il suo gusto, ma nello stesso tempo è fondamentale uscire dal seminato con proposte non prevedibili. Solo così si può dare vita a incontri interessanti da cui scaturiscono visioni originali e nuove.
• Chi sono Assunta & Martina
Assunta e Martina sono due donne, la prima cresciuta in Campania e trasferitasi a Siena per completare gli studi nel 2014, la seconda toscana di Colle Val d'Elsa che vive a Siena con suo marito e i suoi figli. Una ama il cinema, l'altra la musica, entrambe la letteratura. Amiche prima di essere socie.
Memo: ti ricordo che fino al 25 Marzo è attivo il codice CALIBRI23 per uno sconto del 7% su tutti i prodotti del sito www.bookishlibreria.com ✨ (e ti ricordo anche che puoi proporre progetti/contributi, ne parliamo!)
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Secondo te il sole di Marzo fa bene? C’è un proverbio che dice il contrario. Nel dubbio, metti la crema solare <3
Noi ci leggiamo presto✨
Che bello essere menzionati da te: torno presto, spero che la primavera mi ispiri! Un abbraccio
Che bello comparire dentro Calibri, grazie! E che forza questa puntata, mi hai fatto venire voglia di andare a Siena per entrare nella libreria Rebecca 😆.