Ei ciao, ci siamo lasciati in Agosto e adesso SBAM è Settembre. Come la mettiamo?
In ogni caso ben trovato, sei sulla tua verdissima Calibri, di sabato, e nel POLL della scorsa puntata hanno vinto gli “Appena finite” (non dico cosa, non infieriamo)✨
In quello della puntata precedente invece han vinto gli autunners, lo sapevo <3
Cosa piace alla gente? Divertirsi. Accrescersi. Camminare nei prati. Le attenzioni. Fare sport. Farsi le foto. Guadagnare. Sentirsi IMPORTANTE. Mettere cuori, carezzare i gatti, comprare vestiti, scrivere libri, parlare al telefono (sempre meno). Viaggiare, sognare. Ascoltare musica nuova. Spettegolare. Superare i propri limiti, ubriacarsi, insegnare cose che sappiamo già, non sapere cose che non sa nessuno, per farsele raccontare da chi sa come raccontare una storia. Poi lamentarsi, nuotare, anche un po’ litigare, e “sembrare impegnata”. Così impegnata da dimenticare, che siamo tutti così piccini ✨
Montesalto
Era passato un anno, ed era di nuovo quel momento dell'anno.
Quello, cioè, in cui tutto sembra possibile. La stupida esteriore ridondanza dell'estate, così vistosa, così scema, come una bella donna che ride sempre senza sapere di cosa, lasciava margine alla dialettica fantastica del fresco.
Un fresco mentale.
Una luce radente che carezza senza schiacciare, il brivido al tramonto, le prime foglie d'oro. Quindi togliere via i tessuti inconsistenti dell'estate e tirare fuori: immaginazione, grinta, coraggio, perché da qui in avanti tutto si mette in moto.
E spuntano le cose di sempre, le cose che chiamano, le cose che restano e che cambiano, nella texture un po' ruvida e un po' morbida della tua barba, che forse era un maglione, quasi sicuramente un giaccone, un po' sdrucito, marrone.
Tempo di smalti bordeaux e di caffè e di progetti e di dinamismo e di tabacchi imprestati, pensava lei, perché uau, è settembre.
Con tutto quel che ne consegue.
Mood
Mi è piaciuto
Questo “addio” di
(stiamo scherzando? Quando torni ?)Questa illustrazione di Francesca Iorio (qui lo speciale su di lei):
Questo articolo de Il Tascabile (Giovanni Maccari) su “La Mosca del giovane Michail Bulgakov”
Nella scelta di restare “là dove il suo popolo, per sventura, era”, come scriverà Anna Achmatova in Requiem, c’era in Bulgakov l’acuta percezione della propria appartenenza russa (pur essendo nato a Kiev, nell’odierna Ucraina) e persino l’ammissione che lo Stato sovietico potesse essere parte della “Grande Evoluzione” messa in moto dagli eventi storici del Novecento. […] Il narratore va in giro per Mosca e registra con simulato distacco le curiose abitudini dei suoi abitanti, come l’uso di indossare d’inverno un soprabito autunnale: “Perché mai, direte voi? Beh, all’estero, probabilmente, ignorano l’esistenza di un’intera classe di persone che, a Mosca, considera in voga portare il cappotto autunnale d’inverno. A questa classe appartiene la cosiddetta intelligencija pensante e l’intelligencija futura: gli operai iscritti ai corsi pre-universitari. Questi ultimi fra l’altro non portano neanche il cappotto, ma certe giacche striminzite. Non fa freddo? Sciocchezze. Ci si abitua con gran facilità”.
Cosa sto leggendo
Info su questo libro di Maurizio Fiorino pubblicato da e/o (metto copertina):
Quella di Autoritratto newyorkese non è soltanto una vicenda d’amore e di sopravvivenza, né solo la fotografia di una metropoli smaniosa e della sua altrettanto vivace scena artistica, ma il racconto di una generazione la cui anima sembra disillusa, tradita e irrimediabilmente sola, che nella totale assenza di punti di riferimento vive l’erotismo come una forma estrema di incomunicabilità. Così ogni emozione, anche la più preziosa e recondita, diventa un chewing-gum da masticare con rabbia per poi essere sputato via non appena l’ultimo accenno di gusto sembra svanire.
Info anche su questo libro di Brian Greene edito Einaudi (rimetto copertina):
Tutto quanto di meraviglioso avviene nell’universo è il risultato delle vibrazioni di singole unità, ultramicroscopiche stringhe nascoste nella profondità della materia. I “modi di vibrazione”, le “note” intonate da queste stringhe, determinano la costituzione intima della materia, come corde di violino che eseguono una sinfonia cosmica ordinata e armoniosa. In questo libro, Brian Greene ci narra la storia di una straordinaria avventura, parlandone da protagonista e trasmettendoci tutto l’entusiasmo della scoperta scientifica.
Cosa sto ascoltando
Jazz, grunge, il suono delle uve che si fanno nere, è un suono terroso e zuccherino
A cosa sto pensando
Sto pensando che sarà un mese tutto da disegnare, che Settembre e Ottobre sono la bellezza dell’anno, che le persone sono così strane, che le felpe fanno impazzire, che se vuoi rissa fatti sotto, che avremmo tutti diritto a un weekend in campagna, in un casale, a raccontarci cose e annusare il crepuscolo
E tu?
Sai andare a cavallo? Ti piace girar per vigneti, con gli stivali di gomma e un vecchio golf di tuo padre – e i cuccioli di spinone, e le more che un po’ pungono ma son dolci
Spazio immaginazione
Una manciata di spunti cromatici per colorare la settimana, Settembre è…
Ricorda: «Quando mai è stato fatto il miele da una sola ape in un alveare?» (Thomas Hood). Proposte di presentare qualcosa di tuo o che ti piace su Calibri sono bene accette. Commenta o rispondi a questa email, ne parliamo✨
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Prima dei saluti, desidero ringraziare chi si è aggiunto in queste due settimane: ciao, ben arrivato! <3
Riusciranno i nostri eroi a districarsi tra: crisi ambientale, la guerra, riprese scolastiche, lavorative, le bollette, il caro vita, le feste autunnali a cui ci chiederanno di andare, le riunioni gli appuntamenti gli articoli da leggere le palestre da lusingare e non confermare? Boh!
Noi ci leggiamo presto✨