Ei ciao, bello rivederti!
Sei su Calibri, il tuo posticino verde preferito dove prima di tutto devo dirti una cosa, e cioè grazie ✨
Siamo tutti qui tra i primi in questa avventura e stiamo a goderci il sole del numero 13 della newsletter, un sole trasparente, aureo, leggero, che sa di viaggi da fare e scarpe da tennis da consumare.
La primavera è un Estathé alla pesca, quelli di quando ti davi appuntamento con le ragazze e mettevi nello zainetto un telo, per stare sull’erba. Prendevate il bus perché nessuno aveva la patente, ai piedi le Superga oppure le All Star, zero soldi in tasca ma tantissime cose da raccontare, e l’immancabile Estathé alla pesca. Che ha accompagnato le tue uscite spensierate come lo Spritz di ora, il corrispettivo adulto di una sorsata di tempo libero.
Montesalto
Era una macchina molto grande, di quelle che vanno veloci. Con l'aria condizionata, lo stereo, il posto per poggiare le bibite. Parabrezza limpido come il mare dell'Elba.
Correva sulla Strada statale 1, Via Aurelia, e dai finestrini sfilavano questi pini marittimi, verdi come una bellissima oliva di Grecia, di cui aveva dimenticato l'esistenza.
Quindi era così il mare.
Quindi era così andare a sud. Un sud relativo, è che secondo lei il mare stava sempre a sud.
Quelle piante a dondolarsi nei canneti, quei colori così brillanti, riusciva a immaginare chiaramente le casette con i cancellini sabbiosi, di ferro battuto alla buona, e le mattonelline un po' spaccate, i ciuffi d'erba cresciuti nelle fughe delle piastrelle, lì un asciugamano appeso al sole, un costume legato per i fiocchetti, il drago gonfiabile sgonfio in un angolo e fichi d'india, fichi d'india ovunque.
Un'aria salmastra sapida, come un Vermentino.
Orbetello.
Così tanta luce senza filtri, e di colpo ha dieci anni. Ha dieci anni ed è stata a Montiano, Magliano, all'Albinia, al Parco dell'Uccellina, ad Alberese, su una macchina che scorreva altrettanto veloce, solo che trasmetteva Bruce Springsteen. Peter Gabriel, Rod Stewart, e molte altre cose.
I Rolling Stones.
C'erano le corse dei Butteri e cavalli magnifici avvicinati con il suono della voce.
Le cicale nell'aria rovente dell'estate mediterranea.
Sì, viaggiare.
Niente da aggiustare in un'infanzia così.
Mood
Mi è piaciuto
Questo articolo pubblicato su L’Indiscreto e letto mentre non dormivo (tanto per restare in tema):
Negli esseri umani, ad esempio, circa il 36% dell’intera vita viene trascorso dormendo e, per dirla in modo semplice, mentre dormiamo non mangiamo, non beviamo e non trasmettiamo consapevolmente i nostri geni. Questo sta a indicare che il sonno ci fornisce qualcosa di profondo valore. Quando siamo privati del sonno, la pressione del sonno diventa così forte che può essere soddisfatta solo dal sonno. Di conseguenza, molti ricercatori hanno ipotizzato che ci debba essere un unico ruolo generale, una sorta di regia, per il sonno, incorporata nelle oscure profondità nella nostra biologia.
Cosa sto leggendo
Niente di che. Consigli? Qualcosa di tremendamente bello
Cosa sto ascoltando
Incidentalmente, Battisti (lo citava anche la nostra ultima ospite qui, ci sarà qualcosa nell’aria) – e poi, il ronzio delle api sui fiori, il sovrapporsi degli strumenti che si mescolano nel corridoio di scuola di musica, il suono dei passi nel cielo alto di Marzo
A cosa sto pensando
Sto pensando che spuntano le persone nei prati, sulle panchine e vicino alle edicole, che la bella stagione non aspetta, arriva a tradimento, e che la batteria del pc dura pochissimo
E tu?
Hai già tirato fuori la tua collezione di t-shirt da primo sole? Bianche, gialle, a righe, rosa, carta da zucchero, di quelle da andarci a prendere un gelato e scherzare sulla vita, e se ti macchi non importa: tanto è fiordilatte?
Ospiti
L’invitata di oggi è Risme, una rivista letteraria con una forte predilezione per il racconto. Promuovere e trovare nuove voci non è semplice, ma quelli di Risme hanno deciso farlo, allargando anche al figurativo. Risponde la redazione.
• Come e con quale obiettivo è nata Risme?
Risme nasce come nasce uno sbadiglio. Incontrollato. Era un desiderio che galleggiava da tempo nella testa del direttore editoriale (Sara Maria Serafini), che prima di essere una scrittrice è una fervente lettrice. L’idea è rimasta sospesa per un lungo periodo, poi si è andata definendo, fino a divenire esatta, e in un solo giorno è diventata un progetto reale. Questo è stato possibile grazie soprattutto ai membri della redazione, che hanno accolto l’iniziativa con l’entusiasmo tipico di chi alla scrittura e alla lettura attribuisce da sempre un ruolo importante.
• Quali sono le caratteristiche fondanti della rivista?
Come dice il nostro manifesto, Risme è un’officina di bellezza, uno spazio che si occupa di diffondere la cultura e la buona pratica della lettura e ospita diverse forme di narrazione. È nata come rivista di racconti, ma dall’anno scorso pubblichiamo qualsiasi forma di comunicazione abbia a che fare con il tema che, di volta in volta, scegliamo per il numero in uscita: racconti, poesie, fotografie, illustrazioni, consigli degli editori, recensioni ecc. I racconti, però, continuano a occupare uno spazio importante, ci teniamo molto. Il racconto, specie in Italia, è afflitto dalla sindrome del fratello minore. Per molti, ha meno potenzialità del romanzo. Meno carisma. Ecco, Risme non la pensa così, e la rivista è il suo posto nel mondo.
• Qual è il valore e il portato che possono dare le riviste letterarie oggi?
Le riviste letterarie che hanno trovato un proprio spazio e un seguito non sono tantissime, inoltre la selezione è molto rigida – com’è giusto che sia –, mentre gli aspiranti scrittori sono molti. Oggi la cosa più difficile è riuscire a farsi leggere, le riviste sono una possibilità in più. La parola Risme è un chiaro riferimento proprio alle pile di manoscritti che, ogni giorno, arrivano sulla scrivania degli editori, di carta o via email. Quanti di questi testi vengono aperti? Le riviste sono in un certo senso l’anticamera, un banco di prova prima di confrontarsi con un processo che richiede tempi lunghissimi e grandi attese. Ma soprattutto, le riviste servono ad avere un riscontro realistico e non contaminato; il talento nella scrittura è necessario, ma anche la pratica: più scrivi, più vieni corretto, più ti metti in dubbio, più riscrivi, più migliori.
• Come lavora Risme? Come fate scouting letterario?
Tutto il materiale che arriva in redazione viene valutato e diamo riscontro sempre, sia in caso di esito positivo che negativo. I racconti vengono letti da tutti i membri della redazione, ad oggi sei. Ognuno esprime il suo parere, che può essere solo contrario o favorevole alla pubblicazione, quindi o un sì o un no. Raramente ci è capitato di selezionare un racconto che necessitasse di rielaborazione massiccia: tendiamo a evitarlo perché non è quello che dovrebbe fare una rivista. In pochissime circostanze ci è capitato di fare un editing pesante e solo perché avevamo colto nei racconti in questione una bellezza intrinseca che non potevamo lasciare andare. In questi casi in cui alcune parti vengono corrette, riscritte, tagliate o sostituite, ci confrontiamo con gli autori, che finora hanno sempre accettato i nostri consigli riconoscendo che i loro scritti ne acquistavano in qualità. Questo ci fa pensare di lavorare bene e soprattutto riflette pienamente lo spirito di Risme.
In genere, i racconti selezionati sono sottoposti a un editing leggero (ripetizioni, punteggiatura, fluidità ecc.) e a una correzione di bozze, a cui segue un breve scambio con l’autore. Nella scelta dei racconti cerchiamo di non farci guidare solo dalle sensazioni di pancia ma valutiamo elementi come: incipit, chiusa, stile, voce, struttura, originalità. Siamo molto esigenti, perché il mondo dell’editoria è spietato: di tutti i racconti che ci arrivano per ogni numero pubblichiamo solo un 10 percento.
• Nel tempo, lo spazio dedicato all'illustrazione è cresciuto: potete descrivere cosa significa per voi l'integrazione di testi narrativi e opere figurative?
Risme punta molto sulla grafica perché è uno dei linguaggi più immediati. La grafica della rivista è curata nei minimi particolari, e, con la stessa cura, selezioniamo e scegliamo i nostri collaboratori per quanto riguarda le opere figurative. Le illustrazioni dei racconti, in particolare, sono la porta attraverso la quale il lettore può entrare fisicamente all’interno della storia che sta leggendo; sono la tana del Bianconiglio di Alice.
• Prossimi progetti, anticipazioni
A giugno daremo il nostro contributo per lo StregaOFF, assieme ad altre riviste di settore, come facciamo ormai da quattro anni. C’è all’orizzonte la volontà di aprire una nuova call a tema fotografico come quella che ha portato alla pubblicazione del volume collettaneo Sfocature. Memorie di foto ritrovate (FIAF/emuse, 2021), curato dal nostro direttore assieme ad Attilio Lauria e Leonello Bertolucci. Infine, più che un progetto resta un desiderio: tutti noi speriamo che Risme abbia una vita lunga, una risonanza prepotente e perché no, magari degli sponsor che ci permettano di arrivare anche in cartaceo.
• Chi c'è dietro Risme
Negli anni si sono alternati tanti amici, colleghi scrittori, illustratori ecc. Ognuno ha contribuito a fare crescere la rivista e a farla diventare un punto di riferimento. Oggi, in redazione, oltre al direttore Sara Maria Serafini che si occupa anche del progetto grafico, troviamo: Andrea Corona, Graziano Gala, Erminia Madeo, Edelweiss Ripoli e Daniele Sartini. Inoltre, Jamila Campagna cura la rubrica fissa MIXTAPE, Giampaolo Cecchetti scrive per noi l’oroscopo letterario razionale e Mara Vigna è la responsabile dell’illustrazione di copertina. Le illustrazioni dei racconti e della poesia, invece, vengono affidate per ogni numero a un artista diverso.
For you: sì, certo, puoi collaborare, però oggi è più importante ricordarti che ancora per tutta la prossima settimana (fino al 25 marzo) è attivo il codice sconto per acquistare quello che vuoi dalla bellissima Bookish ✨
Se questa newsletter ti è stata inoltrata da qualcuno con cui hai litigato e che chiaramente sta cercando di fare pace E ADESSO vorresti riceverla tutti i sabati, puoi iscriverti qui:
Come mi è uscita una puntata così colorful? Ma soprattutto, riuscirà Nardella a proteggere per sempre Palazzo Vecchio? E inoltre, ma quanto sta durando Marzo?
Se è la tua prima Calibri, ben arrivato <3
Noi ci leggiamo presto✨
Che bella puntata! E il Montesalto di questa settimana qualcosa di speciale.