Ei CIAO, sei su Calibri, probabilmente in vacanza, perché è di nuovo ponte e incredibilmente eccoci a Giugno – da Dicembre che era, ci credi? ✨
Siamo arrivati a questo ponte stremati? Hanno messo acqua per tutto il weekend compresa la Festa della Repubblica che era ieri venerdì 2 Giugno?
Perciò, se hai programmato di proseguire con i festeggiamenti, anfibi e cappuccio <3
Io personalmente ho: assaggiato cose, camminato, riso, fotografato rose (bagnate), comprato infusi, mangiato arachidi, dato indicazioni, brindato molto, dormito poco, buttato oggetti, preso la pioggia, rivisto persone, osservato fontane – che belle le fontane!
Poi pensato che questo Giugno ce lo teniamo anche bagnato, alla fine nuotare sappiamo ✨
Montesalto
Cominciava il mese verderame, spuntavano gli estivi, quelli che non si erano mai visti tutto l'anno. Gli estivi erano fatti più o meno come gli autunnali, ma con più cose: più capelli, più bracciali, più righe nelle camicie, più occhiali, più stoffe, colorate, sventolate, stropicciate, con i fiori con le greche con i gigli di Firenze.
Gli estivi perlopiù si perdevano nei centri storici e fotografavano fontane. Anche gridavano, Carla, vieni a vedere qui!
Camminavano un po' svampiti coi mocassini da barca sulle schiacce di peperino e bloccavano il traffico. Inghirlandavano la città come uno stormo di uccelli del paradiso sotto allucinogeni.
Possiamo avere degli Spritz senza ghiaccio? Possiamo avere del ghiaccio da solo? Possiamo ordinare una Caprese e al posto dei pomodori e mozzarella ci mette il melone e il crudo?
Gli estivi assediavano i tavolini dei bar e stendevano le gambe sulle sedie. Tiravano fuori borracce dagli zainetti tecnici.
Gli estivi non servivano a molto, se non a riempirsi gli occhi.
Gli autunnali li spiavano, pupille lanceolate, fumando sigarette. E pensavano ai guai, ai problemi, a quella estate che si affacciava portando profumi.
Di storie, di stelle, di pianeti. Verdi.
Mood
Mi è piaciuto
Questo articolo de Il Tascabile (Demented Burrocacao) sullo stato delle riviste musicali in Italia
Che scrivere di musica oggi sia complicato, lo sanno pure i sassi: in Italia in particolare, dove la faccenda è spesso roba di nepotismi, di redattori il cui egocentrismo supera quello degli artisti, di investimenti che non si sa se mai ritorneranno indietro, scommessi su riviste online o cartacee la cui sopravvivenza è sempre una roulette russa.
Questa puntata dedicata alla notte ne
di (con un po’ di Venezia)La riflessione in questo libro di Francesca Coin (Einaudi, 2023) che si chiede se il mondo del lavoro oggi sia sano – la sua risposta è no.
Ci hanno sempre ripetuto che il lavoro è ciò che ci definisce, il fondamento della nostra dignità di esseri umani. E allora perché, in tutto il mondo, sempre più persone si dimettono? […] E ancora: perché parlare di chi se ne va, invece che discutere di chi sciopera, organizza mobilitazioni e lotta?
Cosa sto leggendo
L’assaggio di questo libro pubblicato da Keller editore (2023) e scritto da Tatiana Țîbuleac (metto copertina)
Questa è la storia di un’estate di riconciliazione, di tre mesi in cui madre e figlio depongono finalmente le armi, spinti dall’arrivo dell’inevitabile e dalla necessità di fare pace tra loro e con sé stessi.
Cosa sto ascoltando
Battisti, assurdamente contemporaneo
A cosa sto pensando
Che metà delle persone che conosco ha già iniziato il conto alla rovescia per le ferie, che d’estate l’altalena tra il “voglio fare tutto” e il “non voglio fare niente” è ancora più estrema, che scunchiurutu in siciliano è la parola per: sconclusionato, e fa già ridere di suo
E tu?
Hai mai conosciuto qualcuno di davvero scunchiurutu (quarcunu ca parra senza cunchiusioni, a vànvira)?
Ospiti
L’ospite di oggi cura
, newsletter aggiornata su comunicazione e tool per addetti ai lavori, e ci dice la sua su intelligenza artificiale e il futuro delle professioni creative. Risponde Simone Pazzano.• “Onde, la newsletter che ti accompagna sulla strada che porta a una comunicazione migliore": perché saper comunicare bene è così importante, oggi?
Perché tutto intorno a noi è “contenuto”. Pensiamo che internet e i social abbiano facilitato la comunicazione, in realtà hanno ampliato le possibilità. E ora, a fronte di tutte queste possibilità, dobbiamo essere consapevoli che una email, una foto su IG, un messaggio Whatsapp, un video, sono tutti linguaggi diversi tra loro. E hanno bisogno di attenzioni differenti. Senza dimenticare che, oltre alla comunicazione online, c’è anche quella offline, e bisogna saper declinare il nostro linguaggio a seconda delle occasioni e dei canali. Ecco la delicatezza e l’importanza della comunicazione.
• Ci racconti come è nato il progetto della newsletter e i suoi obiettivi?
Volevo parlare di comunicazione in modo semplice e immediato. Ero stufo di vedere ovunque guru o presunti tali con ricette miracolose per avere più follower, scrivere un bestseller, scalare il mondo del business e simili. Sembra che tutto sia facile e immediatamente a portata di mano. Ma visto che non è così, alla fine questo meccanismo crea tanta frustrazione. Volevo uno spazio con valori quali il tempo, la perseveranza, la semplicità. Piccoli consigli che puoi mettere in pratica davvero e che magari ti facilitano la giornata. Anche perché tanti piccoli miglioramenti sommati portano a grandi cambiamenti.
• Nella quantità di contenuti e consigli di esperti che insegnano a fare qualsiasi cosa offrire sintesi ragionate di strumenti è prezioso: secondo te cosa non deve mancare nella "cassetta degli attrezzi" di un comunicatore?
Se intendiamo a livello umano direi la capacità di prendersi del tempo. Per ascoltare e leggere gli altri, per costruire contenuti davvero utili e ben ragionati. So che gli algoritmi richiedono di postare a raffica, ma bisogna avere il coraggio di prendersi il tempo necessario per costruire qualcosa di valido e per dedicarsi alla community.
A livello di strumenti, secondo me è indispensabile un’app per conservare tutto ciò che non si ha tempo di leggere subito (tipo Pocket) o, per i più metodici, un “secondo cervello”, ovvero strumenti digitali come Notion e Obsidian che permettono di organizzare il proprio sapere.
• Cosa pensi dell'intelligenza artificiale e di come si stanno evolvendo i lavori creativi? Sarà ancora importante avere una professionalità, oppure essere competenti è già storia?
Penso che quando sei dentro un cambiamento epocale è sempre difficile avere una visione completa e oggettiva. Come tutti gli strumenti può avere grandi potenzialità. Il problema è sempre l’utilizzo che ne facciamo noi umani. Vedo due grandi rischi. Non tanto il taglio di figure professionali, ma l’impoverimento dei contenuti e la diffusione di falsità. Nel primo caso perché se ci affidiamo totalmente all’AI rischiamo di creare un circolo vizioso disseminando per il web frotte di contenuti artificiali che saranno poi quelli su cui si baserà l’intelligenza artificiale per crearne altri. Nel secondo caso, perché sottovalutiamo enormemente la quantità di persone che non sono in grado di distinguere una notizia vera da una falsa. Sarà fondamentale istruire sia chi usa l’AI sia chi fruisce dei contenuti. Detto ciò, ci sono un’infinità di utilizzi per cui può essere positiva. Dipende sempre e solo da noi. Per rispondere alla tua seconda domanda… Bisogna essere sempre più bravi nel comunicare, perché i comandi sono fondamentali per far funzionare l’AI. Una specializzazione è sempre utile, ma essere “generalisti” sarà molto importante perché i confini tra un settore e l’altro ora sono più che mai labili.
• Di cosa ti occupi fuori da Onde?
Lavoro in un’agenzia di comunicazione specializzata in ambito food & beverage. Faccio il giornalista e il digital strategist, creo progetti di comunicazione legati in particolare al mondo del cibo. E di conseguenza mangio tantissimo :) Inoltre seguo molto anche la parte di produzione di foto e video.
• Chi è Simone
Una persona molto legata alla famiglia, che ama il mare e lo sport (più da guardare che da praticare!). Nel tempo libero amo leggere, scrivere e scoprire cose nuove da bere e mangiare. Preferisco la musica e i podcast alle serie tv. Apprezzo la convivialità ma ricerco anche spazi di silenzio. Soprattutto all’interno della natura.
Avviso: Calibri è soggetta all’influsso straniante dell’estate. Da qui in avanti potrebbe essere su di giri, brevissima, astrusa, piena di alghe, vuota o addirittura saltare. Potrebbe contenere tracce di crema solare ed esaurimenti nervosi, ma le tue proposte sono sempre bene accette, manda pure✨
Se questa newsletter ti è stata inoltrata da qualcuno che ti ama oppure ti è arrivata per un imperscrutabile, divertentissimo capriccio del fato E ADESSO vorresti riceverne altre, puoi iscriverti qui:
Prima dei saluti, desidero ringraziare chi si è aggiunto a Calibri nell’ultima settimana: piacere di conoscerti <3
È stata una buona idea arrivare a Giugno totalmente impreparati? Chi può dirlo.
Noi ci leggiamo presto✨
Grazie mille!