Ciao, bentornato, sei su Calibri, il tuo posticino verde preferito che oggi è un po’ arancione (?)
Anche se siamo stanchissimi non potevamo lasciar andare Ottobre senza scriverci dentro di nuovo, quindi eccoci qui ✨
Come stai?
Come stai gestendo il sovraccarico delle notizie dalla Palestina, l’abbassamento delle temperature, i ritmi di lavoro impazziti, i negozi che propongono senza criterio valanghe di maschere trucchi dolci per Halloween insieme ai primi panettoni e ai calendari dell’avvento? Sai guidare nella nebbia? Come sei messo a equilibrio sul caos? Credi nel Grande Cocomero?
E dicono, non guardare le eclissi. Soprattutto quella appena passata (stanotte è successo di tutto, cambio dell’ora, Luna piena ed eclissi, se hai delle foto CANCELLALE)
Beh, in ogni caso bravo, sei arrivato fin qui, alle porte di Novembre – il mese dei morti e delle brume, un mese a cui è veramente difficile voler bene ma ci proviamo 🎃🦇
Intanto, il 1° è festa, bello no?✨
Montesalto
Uno strale è un'arma da getto, dal longobardo, freccia o dardo. Avvolti dalle nebbie di fine mese tutti andavano sempre più avanti, sempre più dentro, confusi come pipistrelli e tenaci come falene. Dentro, dentro, giù, si inoltravano nel cuore del buio, sperando di trovare...?
Intorno c'erano orari che non bastavano mai, delusioni, grattacapi, grande musica, confidenze bagnate, feste da organizzare sempre all'ultimo, sul filo del rasoio. Novembre era il culmine di un'oscurità fino a quel momento rischiarata dal calore di due caldarroste, di una sventagliata inattesa di sole.
Qui invece si scendeva verso i morti.
Trovandosi la sera per sbaglio dopo giornate troppo dense – un gin tonic – ci si stringeva nei pastrani per il gusto di fare, Brrr! Tutti sempre di nero e un po' evanescenti, consapevoli di andare.
Nelle nebbie, dritto al cuore.
Mood
Mi è piaciuto
La puntata #16 Giardini digitali della NL
di (anche quella dopo sui centri commerciali)Che è tornata
!La copertina di questo libro di Michele Cocchi appena uscito per Fandango (di lui avevo recensito su Flanerí il primo romanzo):
Ma una casa si può ricostruire identica e i ricordi che le sue mura proteggono si possono traslocare? […] Quando poi a essere minacciate non sono solo le loro case, ma un intero bosco, gli abitanti salgono sugli alberi, costruiscono capanne e passerelle, si autorganizzano in una comunità pacifica ma resistente chiamata “Ferrabosco”, disposta a tutto pur di difendere la natura dall’ennesimo attacco dell’uomo. […] Con al centro i ragazzi di cui Michele Cocchi si è dimostrato il cantore, Ferrabosco parla a tutti noi grazie alle azioni, i sogni e le speranze di una lotta politica ragazzina, partecipata, democratica e portatrice di futuro. Il nostro.
Che è finalmente arrivato il freddo! Quanto durerà? 🎃
Cosa sto leggendo
Info su questo libro di Susan Sontag edito nottetempo (metto copertina):
Sotto il segno di Saturno raccoglie alcuni tra i più brillanti saggi pubblicati da Susan Sontag negli anni Settanta. In quest'affascinante galleria critica di grandi melanconici della letteratura e dell'arte, Sontag delinea con acutezza i tratti febbrili e le apatie, le provocazioni e le risacche, le tenaci ossessioni e i piaceri stravaganti che innervano le opere di alcuni autori chiave della modernità, maestri di sensibilità estetica talmente singolari da non avere allievi: Antonin Artaud, Walter Benjamin, Elias Canetti, Roland Barthes, Paul Goodman, Hans-Jurgen Syberberg.
e info su questo libro di Elena Granata per Einaudi (rimetto copertina):
[…] hanno osservato da vicino le città – nelle loro pratiche quotidiane – con il distacco che solo chi è escluso dai giochi può avere. Le donne, in forme varie e sempre eclettiche, hanno maturato un pensiero pratico sulla città che oggi non possiamo trascurare e di cui peraltro loro stesse non sono ancora pienamente consapevoli. Oggi che dobbiamo ripensare la relazione tra spazi e vita, tra tempi quotidiani e aspettative di benessere, tra natura e città, la prospettiva da cui guardano il mondo appare cruciale.
Cosa sto ascoltando
La colonna sonora del film Chef (guardalo, se puoi); HIM e Type O Negative (siamo in piena spooky season, se non ora quando)
A cosa sto pensando
Sto pensando, perché siamo sempre in ritardo? Perché la memoria dei nostri stupidi device è sempre piena? E poi, perché le zucche mi mettono così allegria? Alla fine sono solo delle carinissime palle arancioni e ruvide con dei bellissimi piccioli a ricciolo
E tu?
Che ne pensi delle zucche? Crude, cotte, nei risotti o con una magnifica piccola lucina dentro che illumina il buio
Spazio immaginazione
Una manciata di spunti cromatici per colorare la settimana, Ottobre è…
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Prima dei saluti, desidero ringraziare chi si è aggiunto a Calibri nell’ultima settimana: CIAO, piacere di conoscerti <3
Riusciranno i nostri eroi a travalicare il mese e passare al nuovo senza ostacoli? Ah saperlo.
Noi ci leggiamo presto✨
Ricordo che la prima volta che vidi "Chef" avevo pensato di prendere un truck e partire verso il chissàdove; poi però mi sono reso conto di non essere negli States e che al massimo potevo contentarmi di un'Apecar. Comunque, non si può mai sapere 😆.
P.S.
Per me zucche cucinate in ogni modo, grazie.