Ei ciao, bello rivederti!
Sei su Calibri, il tuo posticino verde preferito dove prima di tutto devo dirti una cosa, e cioè grazie ✨
È Agosto, questa è la prima newsletter del nuovo mese. Abbiamo saltato l’ultimo sabato di Luglio che è già storia (il 29, chissà dov’ero il 29), ed eccoci nel cuore dell’est…AUTUNNO. Sì, perché Circe è arrivata davvero, la super-perturbazione tanto chiacchierata che dal Nord Europa viene a scompigliarci i capelli, pizzicarci le caviglie abbronzate, farci fare quel brividino inaspettato e straniante che di colpo spalanca tutto un mondo, fatto di felpa e di grigio, di profumo e di pozzanghera, di legno e di vino e di Vans sopra le foglie, mentre fuori piove ma tanto sei dentro, a parlare del nulla con la tua persona preferita e il resto può aspettare.
(Se sei un Estivo, fuoco alle polveri e spara tutti i colpi che hai, perché poi ci sarà da ridere – ma qui siamo preparatissimi) ✨
Montesalto
Verso Ferragosto andavamo sempre a una festa che si faceva di notte, in montagna. Un festival di musica techno in mezzo al bosco, in realtà non ci si andava per la musica, che faceva schifo, ma per l'emozione: non si sapeva se si arrivava (la strada era brutta); chi non c'era non esisteva (quindi bisognava esserci). E poi il buio, i riflessi delle strobo sugli alberi.
Non andava la linea telefonica.
Bisognava mettere la felpa, in piena estate, e forse quella era la cosa più bella.
La sensazione fuori luogo del freddo.
Edo Gaia l'aveva conosciuta lì. Cercava di averla e lei faceva la ritrosa.
Ora non stavano più insieme.
Anche Reu aveva una casa al mare, dove andavamo profughi quando ci faceva voglia d'acqua.
Adesso non ce l'aveva più.
E noi eravamo e siamo stati vicini, lontani, attaccati, distaccati, e vissuto tutto due volte, una senza e una con, come in carta carbone una copia giusta e una sbagliata, come se rinverdisse una pianta, e tutti quanti hanno più rughe, meno rughe, dei dolori, delle mattane, Andro parte e molla tutto, chissà dove, lavori si lasciano e si trovano e Sirio invece è tornato e forse vuole restare – e dice, Ma ragazzi, dove sono stato finora. Senza voi.
E quindi come quando eravamo piccole e andavamo a quella festa ci siamo guardati tutti da sopra il fuoco, tra le scintille, e abbiamo pensato al fatto di mettersi la felpa, dentro l'estate, e avere freddo, che in realtà è un preludio d’autunno, ma affronteremo anche quello, e che era logico che tutto impazzisse, perché l'estate è mutamento.
Mood
Mi è piaciuto
Questo numero della newsletter di
su una questione controversa e anche un po’ inquietante (parliamo di IA generativa):Ma è proprio nel confine tra evidenza e sotterfugio che si cela il nucleo del problema. L’intelligenza artificiale non si limita più ad aggiungere elementi o a uniformare i colori, ma altera, modifica, toglie e aggiunge elementi essenziali del corpo di una persona come in un patchwork.
Questo articolo su Elle che descrive il nuovo fenomeno lavorativo del quiet quitting:
[…] ha illustrato in poche parole il significato di quiet quitting, scrivendo che: “significa rifiutare l'idea per cui il lavoro debba prendere il sopravvento sulle nostre vite, e che i dipendenti debbano dare di più, anche quando il lavoro eccede i compiti e le mansioni ordinarie. […] A essere preoccupante non è il quiet quitting in sé, ma l’idea che sono servite una crisi globale e l’inizio di un periodo segnato da incertezze economiche per farci realizzare che, per anni, abbiamo accettato una cultura del lavoro estremamente tossica.
L’ultimo numero di “Sotto il vulcano. Idee/Narrazioni/Immaginari”, la rivista trimestrale di Feltrinelli Editore (c’è anche Chiara Alessi!):
Che cosa significa iniziare, o ricominciare, nel mondo d’oggi? Dove si collocano le nostre origini? Da dove vengono le nostre idee, le nostre invenzioni, i nostri sogni? Sono alcune delle domande che Valeria Parrella, autrice di romanzi, racconti, sceneggiature e opere teatrali, e Marino Sinibaldi hanno rivolto agli autori invitati in questo numero: scrittori, scienziati, poeti, fumettisti e giornalisti, ma anche astronauti, atleti e musicisti.
Le illustrazioni dedicate a mesi e stagioni di Oamul Lu, artista famoso per le GIF
Cosa sto leggendo
Info su questo libro di Dan Chaon edito NN Editore, metto copertina:
Will Bear ha cinquant’anni e non ha mai avuto un vero lavoro, mai pagato le tasse, mai avuto una relazione seria. Si è costruito una vita senza radici né legami, a parte l’amica d’infanzia, Experanza; e a bordo del suo camper, la Stella Polare, attraversa un’America senza più leggi, controllata da droni e milizie private, svolgendo losche commissioni per conto di una fantomatica società di servizi, in compagnia di un vecchio cane da combattimento affetto da stress postraumatico. […] Dan Chaon torna con un romanzo di frontiera, una fuga rocambolesca e allucinata, una sleepwalk da un mondo dilaniato da controllo sociale, pandemie e cambiamento climatico.
Cosa sto ascoltando
I PJ
A cosa sto pensando
Sto pensando che this puntata è davvero bipolare, per metà mood estivo per metà mood autunnale, per metà sole-cuore-amore per metà hey cos’è questo sottile senso di tensione, per di più ormai siamo così poco abituati alle ferie che sarà come fare un salto nel vuoto
E tu?
Sei in ferie? Le attendi con ansia? Preferisci le ore notturne o quelle diurne?
Spazio immaginazione
La line-up per colorare la settimana, Agosto è…
Ricorda: «Non so cosa fa accadere la scrittura» (Annie Ernaux). Se non lo sai neanche tu ma vuoi mandare un pezzo un articolo un reportage un pamphlet un haiku uno stornello, una ballad da cantare al buio sotto le stelle mentre il ragazzo con la chitarra suona la chitarra scrivimi, ne parliamo ✨
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Bene, hai deciso come sopravvivere al monsone? Scelto cosa dire-fare-baciare-guardare (le stelle) stasera? Mi R A C C O M A N D O.
Noi ci leggiamo presto✨
Ma che bella questa half puntata estivautunnale. Mi hai incuriosito parecchio con Sleepwalk".